La Storia della Comunicazione

Circa 100.000 anni fa, nacquero i primi mezzi di comunicazione. Gli individui comunicavano attraverso gesti che gradualmente si sono trasformati in lingua parlata. Gli uomini preistorici usavano determinati simboli per segnare le informazioni che apprendevano sull’ambiente naturale in cui vivevano, come ad esempio le tecniche per migliorare la fertilità.

Molti studiosi sostengono che la scrittura nacque con il progredire della civiltà sumera ed egizia.

La scrittura è legata al tempo e allo spazio. Per esempio, la pietra nell’antico Egitto ha favorito la creazione di un governo basato sul diritto divino. Con l’arrivo del papiro, cambiò radicalmente l’orientamento culturale.

Prima della comparsa della scrittura vera e propria, le società prendevano nota degli scambi commerciali e lo sviluppo economico, incidendo su piccoli mattoni di terracotta di circa tre centimetri. Questi erano gli ideogrammi.

Nell’antico Egitto e nella Babilonia la scrittura sviluppò una dimensione acustica. Alla fine del 1500 a.C. si sviluppò l’alfabeto fenicio, composto da 22 caratteri che potevano legarsi tra loro. Fondamentale era che ogni carattere doveva essere ricondotto a quello adiacente. Si può parlare così del primo processo di lettura.

I Greci presero spunto dell’alfabeto fenicio e aggiunsero le vocali, rendendo questo nuovo modo di scrivere e leggere simile alla lingua parlata.

Tutti i successivi sistemi di scrittura dell’Occidente presero spunto da questo nuovo modo.

Grazie a questo nuovo sviluppo, vennero inseguito a crearsi anche diverse innovazioni per trasmettere le informazioni.

Intorno al I sec. d.C., fu inventata la carta in Cina, che giunse in Europa secoli dopo. Quando cominciò ad essere prodotta localmente, la carta portò alla produzione di libri e giornali, tramite cui le informazioni diventavano disponibili a una popolazione molto vasta.

Già intorno alla fine degli anni 30 dell’800, con l’invenzione del codice Morse, le parole potevano essere trasformate in impulsi elettrici, che erano in grado di viaggiare attraverso una rete di cavi tra i continenti americani e l’Europa.

Il telegrafo e il telefono rappresentarono un’ennesima rivoluzione nel sistema delle comunicazioni. Con il telegrafo si potevano inviare documenti più dettagliati e lunghi sui quali si poteva decidere con calma, invece con il telefono si potevano trasmette informazioni più velocemente.

Dopo il telegrafo e il telefono arrivarono la radio e la televisione che diventarono  mezzi di comunicazione  di massa.

Oggigiorno il mezzo di comunicazione e di scambio d’informazioni per eccellenza è il computer. Questo mezzo inizialmente era visto solo come uno strumento riservato alle grandi organizzazioni e amministrazioni, alla ricerca scientifica e ai comandi militari.

A partire dagli anni Settanta, con l’incessante progresso della tecnologia dei software, sempre più facili da usare, e negli anni Novanta con la rapida espansione della Rete, il computer si è trasformato in una macchina accessibile a tutti.

 

Fonte:

http://www.lacomunicazione.it/voce.asp?id=1199

 


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